fr. Giuseppe Filippini
La sapienza dei fiori
Il Silmarillion
Uno dei grandi meriti del cinema, laddove si fa figlio della letteratura, è di saper portare la magia e la saggezza di questa...
Silenzi e misteri
Attratto da un volto
Quand’ero bambino c’era un film dell’orrore che era capace di terrorizzarmi anche solo per la copertina. Attraversando lo studio di mio...
I sapori dell’amore
Un’eredità sfaccettata
Il 2021 sta per finire e molti stanno già facendo un bilancio di ciò che questo anno ha portato e tolto. Non vi...
Il Dio ignoto
Le due apocalissi
Nel corso degli ultimi cinquant’anni la tematica apocalittica è riuscita, pur all’interno di molteplici mutamenti, a mantenere una notevole presa sulla cultura...
L’amore nel deserto
Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro:...
Un dono incredibile
La saggezza delle favole
Una volta una donna saggia mi disse che esistono due tipi di persone in grado di pensare che una favola valga...
Grigio
Il male, cioè quell’immagine ferinamente semplice dell’uomo che con prepotenza si propone come sola verità, ci si mostra così esteso e potente che la realtà del bene, di quello splendido amore donativo che tanto esaltiamo, finisce per sfumare nelle foschie del sogno. Sconsolato, l’individuo inizia allora a credere che quel mondo così cupo sia, in fondo, il solo possibile e che il vero nemico siano quelle illusioni che tentano di proporre un’immagine dell’umanità protesa verso il Cielo.
Un mondo senza specchi
Ciò tuttavia che davvero c’interessa è una singola frase, detta da Caine dopo essersi macchiato dei primi episodi di violenza: «È incredibile quello che riesci a fare quando non devi più guardarti allo specchio!». Detto in altri termini, è possibile che il carnefice, per essere tale, debba smettere di concepirsi come fondato su quell’umanità di cui vede l’evidenza nella realtà della sua vittima?