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Oggi assistiamo ad una inflazione di consigli! Consigli per dimagrire, per imparare l’inglese, suggerimenti per cucinare, tattiche per conquistare la fidanzata, trucchi per trovare la felicità ecc. Sono tra loro diversissimi ma tutti accumunati da un minimo comun denominatore: si presentano come infallibili. Assomigliano ai proverbiali venditori ambulanti delle stazioni: ti offrono l’ultimo cellulare di grido ma poi scopri che nella scatola c’è un mattone… Il tempo di Quaresima diviene allora il momento favorevole per rivolgerci al solo che mantiene le sue promesse e le realizza: il Signore Gesù. Vediamo 5 consigli pratici per migliorare la nostra relazione con Dio.

1. Vivi dell’essenziale: il Vangelo sentenzia: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta “(Mt 6,33). Abituati a guardare oltre le cose penultime per metterti alla ricerca delle ultime. Dietro al provvisorio cerca il definitivo!

2. Guarda il mondo con gli occhi di Cristo: esercitati nell’avere lo sguardo compassionevole di Gesù. Hai una responsabilità: se la Chiesa, infatti, non va incontro all’umanità, l’umanità non andrà incontro alla Chiesa.

3. Cura l’intenzione del tuo agire: perché e per chi vivi? Appuntati il seguente ideale: “In omnibus quaerere Deum, cercare Dio in tutte le cose. Spesso le nostre intenzioni sono mescolate con motivi umani più o meno buoni che possono divenire parassiti capaci di far appassire il nostro cuore.

4. Confessati regolarmente: venendo meno la fede in Dio è venuto meno il senso del peccato. Il peccato è una follia, una contraddizione, il rifiuto dell’aiuto e dell’amore di Dio, come il bambino che rifiuta le premure della madre o il naufrago che vuole rimanere alla deriva! Non trascurare nessun peccato seppur piccolo. Tanti sassolini ammassati fanno una grande montagna!

5. Fai bene il bene e offrilo a Dio. Ricorda che “solo nel bene morale la persona si realizza; il male è sempre una non-realizzazione” (Karol Wojtyla). L’uomo è chiamato alla libertà che è il prodotto dell’inclinazione dell’intelligenza e della volontà verso la verità e verso il bene. Tuttavia la libertà deve essere liberata! Solo il bene è la condizione indispensabile per questa liberazione. Siamo liberi quando compiamo il bene!

La Quaresima è dunque il momento propizio per ripartire da Cristo credendo fermamente nelle sue promesse. Abbiamo bisogno di Dio! Se ci sbarazziamo di questa dipendenza radicale andremo incontro al vero ed autentico fallimento esistenziale. Riannodiamo dunque la nostra relazione con Dio e ci incammineremo verso la vera felicità e la nostra piena realizzazione, poiché solo il Signore è “un Dio fedele e senza malizia” (Dt 32,3).

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Cresciuto all’ombra della “Bela Madunina” di Milano dal 1985. Da sempre incorreggibile appassionato interista. Nel 2012 ho fatto il mio ingresso nell’Ordine Domenicano e nel 2016 ho emesso la professione solenne. Dopo il triennio filosofico ho iniziato gli studi teologici, coltivando l’interesse per la teologia spirituale. Il 7 settembre 2019 sono stato ordinato Sacerdote.