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Nella vita di ogni cristiano è presente la croce ed essa, universalmente, rappresenta la cristianità in tutto il mondo.

La crociera è, secondo il senso comune, una vacanza, un periodo di riposo e di tranquillità.

Questa riflessione, molto semplice, scaturisce dalla domanda: c’è un collegamento tra i due termini?

Piccola etimologia

Secondo l’enciclopedia Treccani crociera ha:

– come primo significato: «Disposizione di aste, legni, sbarre e simili che s’intersecano ad angolo retto; il punto stesso in cui avviene l’intersezione; strumento o oggetto formato di parti che s’incrociano»1;

– come secondo significato: «a. Navigazione metodica, di una o più navi, compiuta in un determinato tratto di mare o lungo la costa, per motivi di guerra, per sorveglianza, o per ricerca di naufraghi […] b. Navigazione eseguita per istruzione o per turismo, tanto da navi militari, quanto da navi per passeggeri o unità da diporto»2.

Ma dove è il collegamento?

«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione»3.

Il Signore si impegna in prima persona nella crociera per la ricerca dei peccatori. La tranquillità con cui si possono lasciare novantanove pecore indietro è data dal fatto che il tratto di mare in cui si naviga è calmo, senza pericoli se non la stessa fuga volontaria.

Cristo Buon Pastore ha sempre nel cuore le sue pecore e sorveglia il suo gregge; è sempre in continua perlustrazione e cerca di tener lontano le pecore, ossia noi, dal nemico.

Sotto il segno della croce

Il modo più semplice di perderci è seguire i declivi del pascolo senza guardarci intorno.

«Dai, ancora cinque minuti!» oppure «lo faccio dopo…»; la pigrizia è l’esempio più semplice per comprendere bene il lasciarsi andare ad una passeggiata senza pensieri.

La vita cristiana, naturalmente, non è una continua ansia del peccato, ma una crociera, intesa come navigazione metodica, verso Cristo, nostra Stella Polare.

Non siamo soli in questo viaggio ma siamo parte di una flotta che ci accompagna verso l’unica salvezza. La Chiesa Cattolica, come corpo mistico di Cristo, è l’ombra proiettata sulla terra della Stella Polare, che ci fa alzare lo sguardo verso le realtà eterne. È anche pascolo in cui possiamo vivere e navigare sicuri.

Un significato nascosto

Un terzo significato di crociera, più tecnico e non descritto dai dizionari, è quello di «oggetto di varia forma, tendenzialmente rotondo e con raffigurazioni sacre, collegante le tre parti del rosario».

La croce del rosario è collegata alla crociera tramite un breve tratto con due perline separate e tre vicine; in questo modo l’oggetto collega i due capi del rosario alla croce.

Il rosario è sia strumento di preghiera, sia uno dei mezzi utili a vivere le relazioni necessarie per potersi conformare a Cristo. La meditazione dei vari momenti della vita terrena di Gesù consolida il nostro rapporto personale con Lui e può divenire mezzo di sviluppo della nostra relazione con i fratelli.

Prendendo il rosario fisicamente sentiamo la morte di Cristo sulla croce, da cui scaturiscono l’acqua che ci purifica, le virtù teologali (la Fede, la Speranza e la Carità) che ci perfezionano e il sangue che ci redime e si rende visibile nella sua Chiesa, in viaggio verso la Méta.

Si arriva dunque alla crociera e con il Padre e la Beata Vergine Maria si inizia il cammino meditando i fatti della vita del Figlio, che ci riportano al centro del rosario.
La crociera è snodo e collegamento tra l’orazione e i doni che ci vengono elargiti ed è simbolo di unità dei fedeli.

Per noi Frati Predicatori il rosario, sempre presente nel nostro abito, perlomeno a partire dai primi del ‘900, rappresenta l’amore che abbiamo verso la donna più bella mai esistita e la richiesta a Dio di poter condividere con Lei il fiat che ha donato al mondo.

È anche la «la dolce catena» che costituisce il «vincolo d’amore che mi unisce agli Angeli» e la «torre di salvezza negli assalti dell’inferno»4.

Infine è la mano che ci accompagna nella crociera perfezionante di questa vita, al pascolo bellissimo dove potremmo riposare sulle ginocchia del Buon Pastore ed essere carezzati dalla nostra Bellissima Madre.


1 Cfr https://www.treccani.it/vocabolario/crociera1/ Consultato il 07 Marzo 2021.

2 Cfr https://www.treccani.it/vocabolario/crociera2/ Consultato il 07 Marzo 2021.

3 Lc 15, 4-7.

4 Tratto dalle preghiere tradizionalmente recitate durante la vestizione dell’abito religioso.

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Nato nel 1990 nella provincia di Milano e ha compiuto gli studi superiori a Novara come perito chimico industriale. Conosce l’Ordine dei Predicatori nella grande arcidiocesi Ambrosiana nel convento di Santa Maria delle Grazie e inizia il percorso che lo porterà alla professione semplice il 15 settembre 2019. Una piccola descrizione per un grosso frate, piccolo in un ordine con dei giganti nella sua tradizione! Passo passo sta iniziando ad addentrarsi negli studi filosofici con l’aiuto dei grandi del passato e dei confratelli del presente.