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Il convento di Bologna è un crocevia di persone, d’incontri e di confronti tra frati provenienti da tutto il mondo, non foss’altro perché vi sono custodite le spoglie del nostro amato santo padre Domenico. In questo periodo abbiamo il piacere di ospitare tra noi un frate della provincia di Tolosa in Francia. Si chiama fra Martin Lambert OP ed è quasi alla fine del suo percorso di formazione essendo già diacono. Abbiamo così deciso di porgli alcune domande per conoscere meglio alcune realtà dell’Ordine che non sono proprio vicine a noi.

Partiamo da alcuni dati anagrafici della provincia di Tolosa. Da quanti frati è attualmente costituita?
Siamo circa 160 frati (quasi lo stesso numero della provincia San Domenico in Italia). Inoltre negli ultimi due anni abbiamo avuto nove novizi che hanno fatto la prima professione e quest’anno ben otto vestizioni di novizi che hanno iniziato il loro percorso nell’Ordine. Questo è un bel segno di una ripresa vocazionale in un paese come la Francia molto secolarizzato, sicuramente più dell’Italia.

In quali città siete presenti?
La provincia si estende per tutto il territorio della Francia sud occidentale, dalla Costa Azzurra all’Occitania. Abbiamo diversi conventi nelle città principali come Bordeaux, Tolosa, Montpellier, Marsiglia, Nizza e Sainte Baume. Inoltre la Provincia ha due missioni: un convento a Port-au-Prince capitale di Haiti nei Caraibi, e un convento nell’Isola di Reunion al largo del Madagascar. Sono entrambi territori d’Oltremare francesi.
Voglio parlarti ora del convento di Sainte Baume, che tradotto in italiano vuol dire “Santa Grotta”. Si trova vicino a Marsiglia ed è un luogo molto particolare e suggestivo in quanto la tradizione riporta della morte in quel luogo di santa Maria Maddalena. I frati sono lì dal lontano 1295, quando il conte di Provence li chiamò per accogliere i pellegrini. Santa Maria Maddalena inoltre è la patrona della provincia di Tolosa. Ricordiamo tuttavia che santa Maria Maddalena è anche patrona di tutto l’Ordine dei Predicatori dato che fu lei a dare per prima l’annuncio agli Apostoli della Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.

Se la provincia di San Domenico in Italia è famosa per ospitare a Bologna la tomba di san Domenico, non meno importante è la provincia di Tolosa per quanto riguarda la storia dell’Ordine dei Predicatori e la sua fondazione. Ci puoi raccontare cosa significa vivere nei luoghi dove l’Ordine ha avuto inizio?
Visto che hai fatto questo collegamento con la città di Bologna, posso dirti che è simile a Tolosa per il fatto di essere una città universitaria che ospita moltissimi studenti provenienti da tutta la Francia e non solo. Forse è la seconda città francese per numero di studenti dopo Parigi. Tuttavia Tolosa è anche il luogo dove san Domenico ha iniziato la propria predicazione a favore della conversione dei catari e dove, per esempio, ha avuto luogo la discussione con il famoso “oste” che san Domenico riuscì a convertire.

Perché luoghi come Fanjeaux oppure Prouille, sono importanti per voi, per l’Ordine e per la storia della Chiesa?
Fanjeaux, dista circa un’ora in macchina da Tolosa e attualmente vi è una casa per i ritiri spirituali dei frati. Nella tradizione domenicana si racconta che, proprio in questi luoghi, san Domenico avesse visto cadere dal cielo una sfera di fuoco e lì avesse fondato il primo monastero di monache a Prouille. Inoltre c’è un luogo da quelle parti, chiamato ancora oggi Seignadoux che in italiano si può tradurre con “Segno di Dio” proprio a testimonianza di questo fatto prodigioso. Vicino Fanjeaux, inoltre, vi è un sentiero dove adesso vi è posta una croce, che ricorda il luogo dove san Domenico fu assalito da alcuni catari e dove lui avrebbe espresso il desiderio di diventare martire. In questo modo, grazie al suo santo desiderio, gli assalitori desistettero dall’impresa riscontrando la bontà della predicazione di Domenico.

Tornando invece ai nostri tempi, in cosa consiste principalmente il vostro apostolato? Si riesce ad avere un buon contatto con le persone?
Direi che vi sono due luoghi privilegiati dove noi frati Domenicani possiamo spendere la nostra predicazione. Il primo è il mondo universitario. Per esempio a Tolosa c’è un’università cattolica che dipende dai vescovi francesi delle diocesi limitrofe dove i frati insegnano. Tra l’altro in questo luogo vi è una parte dell’edificio di grande importanza storica per l’ordine. Infatti vi è la casa dove Pietro Seyan, il primo benefattore dei frati, concesse ai frati il primo posto dove risedere. In secondo luogo, sempre in ambito scolastico, insegniamo nei licei statali e privati.

L’attenzione allo studio è una caratteristica del nostro Ordine e sicuramente negli ultimi decenni la provincia di Tolosa ha donato grandi personalità in favore della ricerca teologica, basti pensare a Marie Joseph Lagrange. Come sono organizzati i vostri studi? Avete delle università particolari?
Noi iniziamo il percorso formativo con il noviziato a Marsiglia. Dopodiché passiamo al convento di Bordeaux dove ci aspettano due anni di filosofia, infine a Tolosa dove frequentiamo quattro anni di teologia. A Tolosa abbiamo l’Istituto San Tommaso d’Aquino dove alcuni dei nostri frati studiano. Gli altri nell’università cattolica di cui ti parlavo prima. Di solito dopo l’ordinazione presbiterale i frati non si fermano a Tolosa ma proseguono i loro studi in varie facoltà. A Roma, a Friburgo in Svizzera, o come ricordavi tu all’Ecole Biblique fondate da Lagrange.

Ringraziamo fra Martin per aver condiviso con noi una parte della sua esperienza nell’Ordine.

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Sono fra Andrea Cavallo, nato a Bordighera il 5 Marzo 1992. Ho scelto l'Ordine dei Predicatori perché dalle mie parti, a Taggia, c'è un convento dove si organizzavano ritiri spirituali ai quali partecipavo. Oltre alla quiete e alla pace mi ha attirato la ricerca della Verità, quindi di Cristo e la Sua predicazione.