Condividi

È stato lungo ma entusiasmante il percorso che ha condotto all’apertura della settimana di missione diocesana che, iniziata domenica 3 aprile, continuerà sino a sabato 9 aprile. Momenti organizzativi sempre accompagnati dalla preghiera, in particolare dalla consueta e partecipata adorazione eucaristica mensile; questi in breve sono stati i due binari del percorso preparativo.

Come non ricordare, ad esempio, i momenti di adorazione detti Luci nella notte, svoltisi nelle diverse chiese del centro storico…accanto alla centralità assoluta di Gesù Eucaristica, la serata aveva lo scopo di proporre alle persone, andando per le strade, con semplicità e gentilezza, di pregare anche solo un momento davanti a Gesù Eucaristia, con la possibilità di confessarsi, essere ascoltati, poter parlare liberamente e scoprire un orizzonte nuovo, più alto e profondo, nella vita di ciascuno.

In questo modo sono state avviate, nella docilità allo Spirito Santo, tutta una serie di iniziative missionarie per metterci tutti insieme a servizio della missione della Chiesa, come comunità di credenti pieni di gioia e di vitalità, che hanno il desiderio di portare a tutti la bellezza della Pace.

Oggi possiamo dire, lieti e pieni di entusiasmo, che tutto è ormai pronto dopo mesi di programmazione per la grande missione diocesana della nostra zona pastorale «San Pietro» nella diocesi bolognese. La Comunità Mariana Oasi della Pace, ha organizzato il tutto con grande passione e dedizione e coordinerà questa missione inter-carismatica (perché ci saranno all’interno del team missionario, religiosi di diversi istituti religiosi, laici e sacerdoti) nel centro storico della città, che ha come titolo: Ascolta la Pace. È da sottolineare che, sebbene le attività della missione si svolgeranno prevalentemente nella zona pastorale del centro storico, grande crocevia di persone, tutti sono invitati, secondo la propria disponibilità, a prenderne parte. Ciascuno è prezioso dunque ognuno, nella sua diversità, può contribuire a mettersi a servizio dello Spirito nella Chiesa e donare ciò che desidera condividere. Già…i doni più grandi e inaspettati sono talvolta quelli che lo Spirito disvela in noi e che non credevamo possibili…è per noi e per gli altri una continua esperienza di meraviglia. Si contempla nel donare e si rende grazie dopo aver donato.

Un momento molto atteso quindi, affinché tutti insieme ci adoperiamo per portare a tutti coloro che incontreremo questo annuncio di pace in questa Pasqua 2022, come sempre con gentilezza e senza costrizioni, lasciando all’altro la più grande libertà di ascoltare o meno. Una Pasqua, questa, in cui, in mezzo a tutte le circostanze nazionali ed internazionali attuali, questo segno ed annuncio di pace è più che mai fondamentale e vitale, per andare avanti tutti insieme e capire come fratelli che l’unico modo per farlo è abbattere i muri che ci dividono, come in ripetute occasioni ha ribadito Papa Francesco.

I missionari saranno sparsi ovunque in città, specialmente nelle piazze e nelle vie del centro storico cercando, appunto, di creare spazi di incontro, di ascolto, di preghiera e di condivisione della fede con tutti coloro che vorranno accogliere questo annuncio e invito di pace. Inoltre ci saranno in diverse Chiese liturgie eucaristiche con la preghiera delle lodi e i vespri tutti insieme, ci sarà anche la possibilità di visitare e benedire le case e le attività lavorative dove i missionari e missionarie verranno accolti e invitati.

Da qualche mese, una piccola rappresentanza della nostra comunità dello studentato domenicano, fa parte di questa iniziativa proposta dal nostro vicario diocesano Monsignor Stefano Ottani. Con grande gioia ed entusiasmo diversi frati saranno quindi impegnati nella missione diocesana.

L’obiettivo – se vogliamo chiamarlo così – scaturisce dal Vangelo stesso: annunciare al mondo che Cristo è risorto ed è presente: Egli è vivo e dimora in mezzo a noi e vuole comunicarci sempre il dono della sua pace. Trovare la Pace in sé, quella vera, che solo l’incontro con Cristo può donare, e condividerla, donarla, nella gratuità, nella carità della verità.

Sarà anche un’occasione per allenare il nostro cuore a scorgere la bellezza: in ogni incontro essere capaci, come uomini di Dio, di vedere il bello che il cuore dell’altro custodisce e lasciare che emerga. Possiamo dire quindi che uno dei traguardi è imparare a guardare sempre in modo più autentico i lineamenti del volto di Gesù, nostro Signore e Salvatore, e a godere della sua Pace, scoprendolo anzitutto in noi quindi negli altri. Soltanto in questo modo si imparerà ad essere vero missionario di Pace, perché vedendo Dio nell’altro, lo riconosceremo vivo ad attuale, soprattutto nella sua diversità che ci arricchisce e ci completa, cercando di farlo senza scartare nulla e senza discriminare nessuno.

Con la celebrazione di domenica 3 aprile, nella chiesa dei santi Bartolomeo e Gaetano, parrocchia guidata da Mons. Stefano Ottani, principale promotore della missione diocesana, l’Arcivescovo Matteo Zuppi ha conferito i mandati missionari. È stato un momento gioioso e profondo allo stesso tempo; in un clima di preghiera e di canti, i missionari hanno ricevuto il Vangelo benedetto e sono stati inviati ad annunciare la pace di Cristo risorto.

Tutti gli interessati potranno richiedere e/o trovare tutte le informazioni che desiderano in vari modi: visitando il sito della Chiesa di Bologna (ecco il link: https://www.chiesadibologna.it/missione-cittadina-2022/), scrivendo a: segreteriamissiobo22@libero.it, consultando i social: facebook: missione 2022 e Instagram: missione2022bologna. Chi lo desiderasse inoltre potrà trovare molti missionari tra le vie del centro per tutta la prossima settimana che saranno ben lieti e disponibili per ascoltare, parlare, condividere e fornire ogni tipo di informazione. Partecipate numerosi!

Non perderti nessun articolo!

Per restare sempre aggiornato sui nostri articoli, iscriviti alla nostra newsletter (la cadenza è bisettimanale).

Sono nato a Medellín, in Colombia, cresciuto in una famiglia molto numerosa, dove imparai ad apprezzare la bellezza della vita prima di ogni altra cosa, nonostante le difficoltà. Sono andato via da casa molto giovane, mosso da una irrefrenabile curiosità per la vita. Dopo tante esperienze, all’età di 24 anni, nel mezzo di un buio esistenziale, ho avuto pensieri profondi intorno al fine ultimo e alla fede, dopo tante riflessioni, spinto da una chiamata sono entrato nell’Ordine mosso dal desiderio di amore infinito e di Verità. Ora sono a Bologna per studiare filosofia e teologia.