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Colui che tutto divora

Se vi puntassero contro un’arma capace di farvi invecchiare di quarant’anni ad ogni colpo, cosa fareste? C’è una serie televisiva animata statunitense, Avengers Assemble1, che presenta in un episodio questa esatta situazione. Il cattivo di turno si chiama Thanos, il cui nome, che significa morte, gli calza proprio a pennello; egli infatti, da “buon” neomalthusiano, pensa che sia cosa buona e giusta dimezzare il numero degli esseri umani sul pianeta per combattere la sovrappopolazione. Forse conoscete già questo celebre antagonista e la vicenda in questione: si tratta infatti della famosa saga che ha avuto grande notorietà grazie ad alcuni recenti trasposizioni cinematografiche che hanno visto gli Avengers opporsi a Thanos2.

Se tuttavia non conoscete affatto la storia, vi basti sapere che dei supereroi, i più potenti della Terra, sorgono per opporsi a lui. Thanos dispone di molte armi, una delle più micidiali è appunto quella citata in apertura. Gli effetti sono catastrofici: scudi indistruttibili e armature in nichel-titanio si polverizzano, insieme ai loro proprietari, mostrando chiaramente come ogni mezzo umano sia impotente contro il potere del tempo. Solo un personaggio, Thor, rimane in piedi per quante volte venga colpito: egli infatti non è semplicemente un superuomo, bensì il figlio di un dio; proprio questa sua ascendenza, rendendolo immune agli oltraggi del tempo, gli consente di vincere il male3.

Figli di Dio

Si tratta certamente di una semplice storia di fantasia ma che tuttavia presenta analogie con le nostre scelte di vita fondamentali; questo sono ben rappresentate dalla parabola del povero Lazzaro4, in cui si vede bene il bivio di fronte al quale sempre ci troviamo. Vi ricordate no? Un ricco passa la vita tra banchetti e lusso mentre un povero, per di più malato, sta appena fuori casa sua con i crampi per la fame. Entrambi muoiono e le sorti si invertono. Le loro esistenze terrene, per quanto diverse quanto a qualità di vita e ceto, sono identiche nella sopravvivenza terrena, che per entrambi termina con il trascorrere del tempo. Si dà tuttavia una differenza fondamentale nel dopo: chi ha confidato nella carne, nella porpora e nei banchetti, come il ricco, rimane nell’effimero, nel transitorio, e condivide la sorte di ciò che ha messo al primo posto. Come per la storia di fantasia, ciò che è solo umano è destinato a perire, i supereroi umani svaniscono nella polvere, mentre Thor rimane.

Fortunatamente per noi, essere figli di Dio non dipende dal sangue, né tantomeno dall’essere figli di Odino, ma dalla fede che opera per mezzo della carità. Poniamo dunque attenzione alle nostre azioni di oggi. Se ci puntassero addosso l’arma del tempo di Thanos, cosa accadrebbe? Ci trasformeremmo in polvere o perdureremmo per l’eternità, come gemme preziose di un figlio di Dio?


1 La seria animata, di cui sono state prodotte cinque stagioni dal 2013 al 2019, è attualmente disponibile su Disney Plus.

2 Il personaggio di Thanos venne creato da Jim Starlin e pubblicato come antagonista per la prima volta fra il 1973 ed il 1974 sulla pagine di Captain Marvel. Fu scelto dal regista Joss Whedon e dalla Marvel Studios come principale nemico dei quattro film degli Avengers, usciti fra il 2012 ed il 2019. Cf Wikipedia, «Thanos», consultata il 24/05/2022.

3 Nell’immaginario Marvel le divinità norrene posseggono l’immortalità intesa come impossibilità di invecchiare; ciò non significa che non possano morire in combattimento. Da notare che questo dettaglio venne cambiato nel Marvel Cinematic Universe, dove si afferma chiaramente che tali divinità sono molto longeve ma non immortali.

4 Cf Lc 16, 19-31.

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Fra Francesco Maria Antonio Lorenzon, ma vengo chiamato anche fra Franz. Sono un frate originario di Treviso. Prima di entrare nell'Ordine ero un informatico, uno sviluppatore di siti web. Terminati gli studi presso lo Studio Filosofico Domenicano, attualmente studio Teologia a Bologna. Per contattare l'autore: webmaster@osservatoredomenicano.it