Condividi

Tutti i percorsi di fede partono da un primo passo, alcuni, invece possono partire dai primi cinque. I cinque passi in questione sono gli incontri di catechesi che padre Maurizio Botta, sacerdote oratoriano tiene ogni mese nella Chiesa nuova di Santa Maria in Vallicella, a Roma. Dopo un sermone sull’argomento della catechesi c’è lo spazio per le domande, con la possibilità anche di scriverle su un foglietto e deporle in un cestino. Una pausa e poi un’altra mezz’ora di domande e risposte.

Il clima di queste catechesi, oltre che fra i banchi della chiesa, viene riproposto in un libro dal titolo provocatorio, “Sceglierà lui da grande”, con un sottotitolo ancora più provocatorio: “La fede nuoce gravemente alla salute?”, pubblicato dalle Edizioni Studio Domenicano e da qualche settimana in libreria. «Vorrei che questa lettura – scrive padre Botta – fosse un’occasione di confronto. Con il mistero della Chiesa io ho dovuto confrontarmi, anzi mi sto confrontando tutti i giorni, anzi c’è tutta la mia vita dentro. Quindi, la risposta alle domande sulla fede e sulla Chiesa è una risposta che tocca personalmente la mia vita. Anche alle domande più dure, quelle più particolari».

C’è chi pretende di credere in Dio ma non nella Chiesa, chi pensa che non sia una buona cosa battezzare i neonati, perché ognuno deve essere libero di decidere, chi pensa che siano utili le mani che operano ma non le bocche che pregano. Infine due grandi temi quasi del tutto scomparsi: le insidie del demonio e la vita dopo la morte. Temi importanti che vengono affrontati non solo limitandosi a proporre la dottrina della Chiesa, ma anche calando il deposito della fede nella concretezza della vita quotidiana, come a dimostrare che non c’è una separazione fra questi due ambiti, ma un fortissimo legame: quello della coerenza fra quello che si dice, la fede che si professa, e quello che si fa. Sul tema che dà il titolo al libro, ossia sulla presunta libertà che alcuni genitori pensano di dare ai loro figli, astenendosi dagli impegni presi con il matrimonio e dall’educare i figli, padre Maurizio Botta risponde così: «Pensare “sceglierà lui da grande” è una pura astrazione. Ma se gli scegli tu già tutto, a partire dal nome, poi dove deve andare a scuola, il logopedista, il cinema, il corso di teatro, il judo, il tennis e la baby-sitter! Il pediatra: ne cambi dieci! Tutto, scegli tutto. “No, sceglierà da grande il battesimo, perché io voglio lasciargli la libertà”. Ma no. Di’ semplicemente la verità: pensi che il battesimo sia una scemenza, che non te ne frega niente. Dire così è più leale, piuttosto che inventare questo rispetto ipotetico della libertà che non rispetti sul resto per niente».

Maurizio Botta “Sceglierà lui da grande. La fede nuoce gravemente alla salute?”, Edizioni Studio Domenicano, collana Itinerari della fede, 2016 pp. 168, 13 Euro.

Non perderti nessun articolo!

Per restare sempre aggiornato sui nostri articoli, iscriviti alla nostra newsletter (la cadenza è bisettimanale).

Frate domenicano, appassionato di San Tommaso e San Paolo e di troppe altre cose. Serio ma non troppo. Mi piacciono i libri, i gatti e imparare da quelli che sanno più di me. Per contattare l'autore: fr.giovanni@osservatoredomenicano.it